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Miles de opositores se manifiestan contra el premier italiano Silvio Berlusconi

Incredibile ma vero… anche El Tiempo titola sugli avvenimenti italiani !!! La rivolta assume proporzioni transoceaniche !!! Su El Tiempo online c’è un articolo abbastanza lungo, sulla versione cartacea ne è uscito uno “ristretto”, nel dubbio ve li ho tradotti entrambi… Riguardo al senatore “rapito”, aggiungo il comunicato di denuncia nella sezione “documenti”. Metto anche il documento del Sinaltrainal a proposito dello sciopero dei lavoratori di canna da zucchero, ci sono alcune cose che non sono stata in grado di tradurre, pazienza. La Minga indigena oggi a Cali si incontra con Uribe… Chissà quali altre uscite geniali ci riserva il degno compare…

Il festival delle cazzate presidenziali

Per non farmi sentire troppo la mancanza del belpaese, Uribe mi rallegra sparando cazzate di tale qualità che si necessita un giubbotto antiproiettile per resistere all’attacco. Traggo da El Tiempo di ieri e riporto da un’intervista televisiva:

1) durante la marcia indigena sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco due indigeni. Inizialmente Uribe dice “non è stata la polizia, la polizia spara solo in aria”. poi viene fuori (data la difficoltà di supporre che gli indigeni si ammazzino tra di loro pur di addossare una ulteriore colpa al Governo – anche se è colombiano il presidente che negli anni ’80 disse che i colombiani si autotorturavano per ledere la sua posizione) che è stata ovviamente la polizia a sparare. Il commento di Uribe “non lo sapevo”. Poi, non pago: “non è tanto il fatto che abbiano sparato, quanto che mi abbiano mentito”. !!! Brutti poliziotti cattivi, non si dicono le bugie a paparino!

La seconda chicca passerà credo alla storia. Prima serata su uno dei canali di Stato colombiani: “Il paramilitarismo in Colombia non esiste”.

Capito? difensori dei diritti umani, militanti ,attivisti, leader sociali, comunità in resistenza, parenti delle vittime, storici, sociologi, economisti, magistrati, giudici, avvocati, giornalisti…. Un branco di coglioni! Un nugolo di pirla che cerca di fare luce, verità e giustizia sui crimini atroci commessi da un’entità… che non esiste!

Meraviglioso, no? Aggiungerò un nuovo tag per l’occasione. Uribismi!

Passando invece a cose più grate, ieri c’è stato un oceanico sciopero generale contro il Governo ed in solidarietà ai lavoratori di canna da zucchero ed agli indigeni. E la direttora del DAS (polizia nazionale) si è dovuta dimettere perchè si è scoperto che alcuni membri del DAS spiavano ed inseguivano i membri del partito di opposizione “Polo Democratico”. Si, anche qui hanno il loro PD, e fa abbastanza schifo anche questo…

Bene, cerco qualche foto e notizia per aggiornarvi e pubblico un altro articolo prima di uscire, intanto nella sezione audio trovate il collegamento alla radio della ONIC per seguire in diretta le tappe della marcia indigena, che presto arriverà a Cali dove si incontrerà con Uribe.

Minga Indigena, sciopero dei cañeros e la mia tesi (ogni tanto mi occupo anche di quella…)

Buondí. La marcia indigena continua attraverso tutto il paese, oggi ci sono stati scontri con la polizia e due indigeni sono morti…

Uribe continua ad accusarli di “violenze” mentre ci sono non piú di una decina di poliziotti feriti, mentre gli indigeni con ferite da arma da fuoco o colpiti di gs lacrimogeni sono quasi un centinaio ed i morti 3. Vi faccio vedere qualche foto, le ho prese tutte da “El Turbión”, dal sito del CRIC e da quello dell’ONIC… Poi ci sono anche i punti della protesta indigena. Piú tardi se ho voglia aggiungo qualche traduzione sulla minga.

I PUNTI DELLA PROTESTA

1. Rifiutiamo i Trattati di Libero Commercio che sono stati negoziati ed ancora si negoziano con Stati Uniti, Canada e paesi Europei.

2. Basta terrore e guerra. Rifiutiamo la politica di sicurezza democratica, il Plan Colombia, la parapolitica, la guerra sporca, la repressione, la militarizzazione della vita sociale e la criminalizzazione della protesta.

3. Le riforme costituzionali e legali, e le leggi che privano i popoli dei loro diritti e delle loro libertá devono essere sostituite da leggi per la vita e la difesa della sovranitá e dei diritti e per il benessere dei popoli. Particolarmente urgente é la derogatoria del Código de Minas e dei Planes de Aguas.

4. Realizzazione di accordi. Attraverso anni di lotta, i popoli hanno raggiunto risultati e diritti che vengono violentati e ignorati continuamente. Esigiamo che il risultato di queste lotte sia rispettato.

5. Creazione di meccanismi di sovranitá, pace e convivenza, in modo che possiamo elaborare e  concretizzare la nostra agenda attraverso il Congreso Permanente de los Pueblos.

ottavo giorno di Minga indigena nel Cauca, 10 ottobre. Foto ONICottavo giorno di Minga indigena nel Cauca, 10 ottobre. Foto ONIC

Il delegato della Defensoria del Pueblo nel Cauca, Víctor Meléndez, ha definito questa mattina (10 ottobre) “sproporzionato e totalmente eccessivo l’uso di armi da parte della Forza Pubblica” negli scontri che stanno avendo luogo con i 10.000 indigeni che mantengono per l’ottavo giorno la Minga Nazionale di Resistenza nella zona di La María, municipio di Piendamó (Cauca). (ONIC)

Indigeni si mobilitano nel Sud del paese. Foto ONIC

Indigeni si mobilitano nel Sud del paese. Foto ONIC

Indigeni bloccano la Panamericana. 21 ottobre

Indigeni bloccano la Panamericana. 21 ottobre

In seguito alla risposta negativa di Uribe alla richiesta di dialogo, gli indigeni bloccano la Panamericana, che de Popayán conduce a Cali, nel punto conosciuto come La María Piendamó. Uribe sostiene che non è disposto a dialogare con gli indigeni in quanto essi si oppongono allo sviluppo del paese (cioè al TLC), “esercitano ogni tipo di violenza contro la polizia” e sono “infiltrati da gruppi terroristi” (Tratto da “El Tiempo” del 20 ottobre 2008).

Bene, non avete idea della fatica che ho fatto per inserire le foto con il testo di fianco, siate grati per favore… Se volete vedere altre foto potete andare al collegamento nella nuova sezione “foto”, che vi manda alle foto del CRIC. Riguardo a me ed alla mia tesi, ieri sono finalmente andata all’associazione MINGA dove sono stata messa nelel grinfie di Amaury, un omone che si occupa di Desarrollo Alternativo e mi ha proposto un piano di lavoro interessante e ricco di sbattimenti. Dovrei partire all’inizio di novembre, destinazione Catatumbo… Per ora studio le quintalate di documenti e materiale informativo sul progetto MIDAS che USAID porta avanti nella regione. Si tratta della malefica palma africana, coltivata qui su migliaia di ettari di terreno in forma estensiva, che distrugge il territorio, l’ambiente e la vita degli abitanti, in cambio dei famosi AGROCOMBUSTIBILI che ci fanno sentire tanto ecologici e responsabili!!!

Sulla mia tesi comunque vi aggiorneró man mano, sempre che dalle regioni agricole possa raggiungere un computer!!

A proposito dello sciopero dei lavoratori di canna da zucchero, aggiungo dei comunicati stampa del Movimento nella sezione “documenti”, in più ho appena finito di tradurre un documento enorme del SINALTRAINAL, sono in attesa delle ultime revisioni per pubblicarlo sul blog, comunque vi do un’anticipazione sconcertante: uno dei principali compratori di zucchero é la Ferruzzi-Montedison!!! non vi dice niente?? Raul Gardini, tangentopoli… niente ancora? allora vediamo un po’… lo zucchero ERIDANIA vi dice niente? col suo nome truffaldino che allude alle valli del Po, ma che proviene dalla Colombia e dallo sfruttamento schiavistico di migliaia di operai che lavorano A COTTIMO nelle piantagioni ed al cui salario vengono detratti il cibo consumato sul posto di lavoro, i vestiti da lavoro e persino il machete!

Quindi per ora concludo invitandovi a BOICOTTARE LO ZUCCHERO ERIDANIA!

Aggiornamenti

Buongiorno!

Allora, ho tradotto qualcosa sullo sciopero dei cañeros, lo trovate nel nuovo link “documenti”. La pagina che vi apre fa un po’ schifo, nel senso che secondo questo stupido gestore di blog dovrei PAGARE per poter inserire lo spazio tra un documento e l’altro (a proposito, chi ha in mente un modo differente di ottenere lo stesso risultato mi faccia sapere…)

Sono incappata mio malgrado nella manifestazione degli studenti a sostegno della minga indigena, ma devo purtroppo dire che era piccola, piccolissima…

Magari metto anche qualche foto, però non ho ancora deciso se aprire un altro link o incorporarle negli articoli…

Ieri sono andata alla biblioteca del Departamiento de Planeación Nacional, orrendo edifico di 40 piani nel centro della città. Una organizzazione creata (come i cultori della mia tesi sanno) da un burocrate della Banca Mondiale non poteva che NON funzionare ed essere gestita da un branco di rincoglioniti… Insomma nella biblioteca NON c’è una macchina fotocopiatrice e ti lasciano uscire a fare fotocopie con non più di tre documenti alla volta! Quindi ho passato tutta la mattina a fare su e giù dal secondo piano del DNP alla copisteria più vicina (che essendo universitaria era sempre piena di gente, quindi tempi più che biblici…) Tenete anche presente che “entrare e uscire” da un qualsiasi edificio vagamente governativo &/o pubblico in questa città significa passare tutta una serie di controlli tipo aereoporto OGNI VOLTA… W la “seguridad democratica”!

Minga indigena, sciopero dei cañeros, manifestazioni alla Nacional e altro ancora

Mentre attendo notizie sulle mobilitazioni in Italia contro la Gelmini, comincio ad aggiornarvi su quanto accade qui.

Prima di tutto, le popolazioni indigene di tutta la Colombia stanno insorgendo contro il governo Uribe per reclamare la terra; a causa del mancato adempimento di patti già siglati, infatti, 400.000 indigeni senza terra sono in pericolo di vita e 18 popoli indigeni stanno rischiando l’estinzione. La mobilitazione è chiamata “minga” poichè questa parola indica, in non mi ricordo quale delle più di 80 lingue indigene parlate in Colombia, il lavoro comunitario e condiviso della terra. A questa mobilitazione enorme il Governo sta ovviamente rispondendo con le pallottole: si contano già 4 morti ed 80 feriti, più le svariate intossicazioni a causa dei gas lacrimogeni. I lavoratori della canna da zucchero nella regione di Valle del Cauca sono già in sciopero da tempo, ed ora le due manifestazioni stanno convergendo in quanto anche la minga indigena si dirige verso la stessa regione. Alla protesta si aggiungono gli studenti universitari della Universidad del Valle e, con una manifestazione di solidarietà prevista per domani, anche quelli della Universidad Nacional di Bogotà. A questo proposito vi segnalo i siti della ONIC e del CRIC, il blog dei Trabajadores cañeros, oltre ad INDYMEDIA COLOMBIA, per aggiornamenti in tempo reale in spagnolo; io ho cominciato a tradurre qualcosa, troverete man mano aggiornamenti nella sezione dei link “traduzioni dai media colombiani” (che presto sarà più ricca ed avrà un nome meno brutto). Ho cominciato da “El Tiempo” non certo perchè sia la pubblicazione più rivoluzionaria della Colombia, ma perchè è quella più letta, essendo “El Tiempo” l’unico quotidiano colombiano a diffusione nazionale.

Si continua intanto a far luce sulle vittime delle esecuzioni extragiudiziali (cioè omicidi commessi dall’esercito al di fuori dei combattimenti contro la guerriglia e successivamente presentati come “muertos en combate”, caduti in combattimento) ed i loro carnefici. Quattro persone desaparecidas a Bogotà sono state presentate dall’esercito, ormai morte, come guerriglieri caduti in combattimento; ma i grossolani errori delle forze militari fanno sì che la verità venga lentamente ed inesorabilmente a galla. In attesa di pronta traduzione, chi mastica un po’ di spagnolo può andare a consultare l’ultimo numero di Desde Abajo.

Sembra invece concluso lo sciopero dei fiscales (ovvero del personale addetto all’amministrazione della giustizia, dai giudici agli usceri) che durava da più di un mese: i manifestanti ed il Governo hanno raggiunto un accordo sugli aumenti salariali richiesti. Questo dovrebbe portare al ritiro della dichiarazione di “Conmoción Interior” (emergenza nazionale) decretata dal Governo per fronteggiare questo sciopero. (El Tiempo e Desde Abajo i siti di riferimento).

Prosa troppo telegrafica? Domani mi metto a tradurre…